lunedì 16 settembre 2013

L'umorismo pirandelliano



Luigi Pirandello(1867-1936) , lo ricordiamo tutti come l'autore de "Il fu Mattia Pascal", o dell'opera " I sei personaggi in cerca d'autore". Ma,più che opere letterarie,ritengo questi 'scritti' frammenti di un'esistenza, fatta di sofferenza,tensioni. Immagini di crudeltà e aggressività che regolano i rapporti tra gli uomini. Le  sue "opere letterarie" (anche se con questo termine sento di sminuirlo) sono riflessioni sul vivere frenetico,meschino a volte,di tutti i giorni. Non un'esaltazione della vita bella,trionfante,ma una ricerca delle condizioni della vita reale degli uomini,per scoprirne le contraddizioni,il fondo segreto di sofferenza e pena. Il peso minaccioso che hanno l'artificio e la finzione. Siamo tutti dei personaggi di una vita che non riesce ad essere se stessa. 

Delineati,brevemente,i tratti principali del pensiero pirandelliano,parliamo ora di un argomento delicato ed importante... 

...L'Umorismo pirandelliano.

Nel saggio "L'umorismo",pubblicato nel 1908, si ripercorre la tradizione della letteratura umoristica e se ne rivendica il valore,in opposizione alla letteratura "sublime" basata sull'equilibrio e sull'armonia. Il metodo essenziale dell'umorismo  viene individuato nella scomposizione e nella riflessione sul processo creativo. Cerchiamo di utilizzare le stesse parole di Pirandello,per capire meglio il concetto di umorismo. 

"Vedo una vecchia signora,coi capelli ritinti,tutti uniti non si sa di quale orribile manteca e poi tutta goffamente imbellata e parata di abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così,a prima giunta e superficialmente,arrestarmi a questi impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione,e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo,ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perchè pietosamente s'inganna che,parata così,nascondendo così le rughe e le canizie,riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei.,ecco che io non posso più riderne come prima,perchè appunto la riflessione,lavorando in me,mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento,o piuttosto,più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a
questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umorismo".




E' chiaro,grazie alle parole di Pirandello,che cosa sia l'umorismo,e quale sia la differenza con il comico. 
Il comico è l'avvertimento del contrario : la prima impressione,frutto di istinto e irrazionalità. L'umorismo è il sentimento del contrario : una riflessione di quell'avvertimento . E' la riflessione,quindi,la chiave che ci apre all'umorismo. L'umorismo è un processo di rappresentazione della realtà. Rappresentazione che possiamo capire solo grazie alla riflessione,considerata come un "demonietto che smonta il congegno delle immagini".
Il compito dello scrittore umorista è quello di smascherare tutte le vanità che possono albergare nell'animo umano,attraverso,appunto,la riflessione. Grazie ad essa,vediamo la realtà vera,senza quella "maschera" che fa scattare in noi la risata. Non limitiamoci ad un'osservazione povera,illusoria. Cerchiamo,riflettiamo,indaghiamo. Ciascuno di noi si mostra agli altri con una maschera,come se fossimo due persone: una persona esterna,ed una interna. Ma qual'è la vera persona? Quella interna. E come possiamo arrivarci? Grazie alla riflessione. 


Pirandello,praticamente,è nella nostra vita quotidiana. Quante volte crediamo di conoscere una persona? In realtà,quella che conosciamo noi è solo la maschera,la "persona esterna". La vera persona,si nasconde dentro. E come possiamo arrivarci,scoprirla,se non ci soffermiamo a riflettere,indagare,capire?!


 Quello che Pirandello vuole dirci è chiaro : non fermiamoci mai all'apparenza, al mondo delle illusioni,usiamo la ragione,la riflessione, per arrivare alla vera realtà. 

2 commenti:

  1. Sicuramente quelle de L'Umorismo sono fra le più belle pagine della letteratura italiana, il modo migliore per conoscere Pirandello e per affrontare un tema non solo letterario, ma, più in generale filosofico e sociale. Il miglior modo per esordire, brave! :)

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    1. Un tema sociale..hai detto bene! :D E' stato un piacere iniziare con questo grandissimo autore!!! Grazieee -Cla-

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